E' passata una settima esatta dal torneo di Tortona. Fine settimana che poteva prendere due direzioni opposte, la prima era quella di rimanere a casa a fare poco o niente, l'altra quella di accettare l'invito delle amiche di sempre e tornare a giocare un torneo del circuito FIP. Secondo voi quale delle due direzione ho peso? Naturalmente la seconda 😜
Da quando ho imparato a prendere le sfide che si presentano trovando almeno due soluzioni, in effetti le cose le affronto in maniera diversa: non è tanto ciò che ti capita ma come reagisci ad esso, l'ho sperimentato e funziona, quindi al messaggio di Smomo (al secolo Giovanna Smorto) "siamo in tre vieni a fare l'Armana di Tortona con le PowHer?" ....ma perché no dico io!
Tempo di capire dove è Tortona, tempistiche, logistica e parto alla volta di Tortona, obbiettivo una domenica di divertimento e perchè no, tornare a vincere. Vincere sì perché per chi fa sport agonistico e professionistico anche se la legge non lo contempla, per chi, come me, vive di sport e si reputa fortunata a poterlo fare, il rapporto con la vittoria a mio avviso è fondamentale, è linfa pura che alimenta il lavoro quotidiano. Nello sport si vince e si perde, prima impari a perdere e prima arrivi a vincere, ma la sensazione che ti da la vittoria crea dipendenza che sia il Torneo Armana o l'Oro Europeo è una percezione che se non si prova non si può spiegare. Non credo di esagerare, competizioni diverse, ma una vittoria è sempre una vittoria; spesse volte ti guardano come fossi una aliena dopo una affermazione di questo genere, ma per chi fa sport, da' quell'energia che serve nel quotidiano per creare l'attitudine al lavoro giornaliero. Insomma non so se mi sono spiegata, ma vincere a noi atleti serve e non poco e tornare a vincere è una gran bella cosa, ma prima c'è da prepararsi e giocare, nessuno regala niente a nessun livello di competizione, quindi valigia e via.
Comunque niente è perduto, passiamo il girone come seconde e andiamo ad incrociare la prima dell'altro girone: per vincere il torneo, prima o dopo devi scontrarti e vincere con tutte. Partita molto combattuta: dopo i primi minuti la squadra avversaria si porta sul 6 a 1. Sembrava non avessimo scampo, facevamo fatica a segnare e in difesa un po' troppo distratte, non ci siamo perse d'animo, ci siamo guardate negli occhi e ci siamo date forza a vicenda: nel 3x3 ancora di più rispetto al 5vs5 mai dire mai, la partita non è finita fino al fischio finale. Nel corso della partita diventiamo più aggressive, sia in attacco che in difesa, recuperiamo il gap fino ad arrivare in vantaggio e vincere con una scarto di 2 punti: volevamo quella vittoria e ce la siamo presa con tutte noi stesse.
Le finali per me sono da sempre un adrenalina speciale, certo voglio vincere, ma l'impatto non è sempre facile, anche perché le avversarie mediamente vogliono la stessa cosa, ma a vincere sarà una sola. Anche questa è stata una partita combattuta, ma questa volta dal primo minuto: non volevamo partire con il piede sbagliato, anche perché, non è sempre facile riuscire a recuperare, soprattutto perché la finale è stata la nostra quinta partita di giornata. Atmosfera fantastica, in una piazza di Tortona che aveva comunque il suo perché... sirena finale, la spuntiamo noi.
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